google.com, pub-1908550161261587, DIRECT, f08c47fec0942fa0 Pensieri sparsi: Storia

Storia

Non è la storia di miei parenti diretti, ma è quella molto antica degli antenati di chi come me porta il cognome Marzano.

Le notizie pubblicate qui sotto provengono dall'articolo pubblicato sulla edizione del 1934 della Enciclopedia Italiana Treccani scritto dal professore universitario Alessandro Cutolo, più noto come personaggio del programma RAI degli albori "Una risposta per voi" andato in onda dal 1954 sino al 1968.

Famiglia Marzano

Venuta nel regno di Sicilia, secondo una tradizione familiare, con i Normanni, la famiglia dei Marzano (croce gerosolimitana nera in campo d'oro), vi ricoprì di certo alti uffici sotto la dominazione sveva, ma essendone partita perché in lotta con Federico II nel 1241, vi ritornò solo alla conquista di Carlo I d'Angiò.

stemma araldico famiglia Marzano
stemma araldico famiglia Marzano
Famiglia fra le più potenti, durante il dominio di questi signori, i suoi membri ricoprirono le cariche, che divennero quasi ereditarie nella loro gente, di grande ammiraglio del regno e gran camerario, ottenendo, tra i vari feudi, il ducato di Sessa e il Contado di Alife.

Passato Giovanni Antonio alla parte aragonese, aiutò Alfonso d'Aragona a conquistare lo stato, e ottenne altri feudi e altri onori e in buona armonia rimasero i Marzano con i nuovi signori fin quando Marino, cui re Alfonso aveva dato per moglie la sua stessa figlia, Eleonora, ordì una congiura per uccidere il nuovo re Ferrante d'Aragona, che era suo cognato.

Ma scoperto e fatto prigioniero languì in carcere per 34 anni.

Con lui la famiglia Marzano perse il suo splendore e i suoi componenti non interessarono più la storia del Mezzogiorno d'Italia.

I più illustri individui di questa casa furono: Goffredo, ciambellano e capitano di Roberto d'Angiò; Giacomo e Goffredo, rispettivamente grande ammiraglio e gran camerario di Carlo III, prima, poi di Ladislao che tradirono per passare agli ordini di Luigi II d'Angiò che aveva promesso di sposare Maria figlia di Giacomo, per poi ritornare, grazie all'opera del papa Bonifazio IX, alla fedeltà verso il loro antico signore; e i suddetti Giovanni Antonio e Marino, principe di Rossano.

Bibl.: F. Della Marra, Discorsi delle famiglie estinte, forastiere, ecc., Napoli 1641